LA CONSULENZA FILOSOFICA

La consulenza filosofica riguarda la cura di sé, la conoscenza di se stessi, la ricerca di una “buona vita”, la ricerca della saggezza, dell’auto-consapevolezza e del mondo. Non è un approccio psicologico, in cui si racconta la propria vita e le proprie disgrazie, né un coaching in cui si cerca di risolvere i problemi della vita quotidiana, ma un vero lavoro filosofico, in cui poniamo problemi, formuliamo ipotesi, concettualizziamo il discorso o ci impegniamo in un approccio critico. Certo, viene invocato un soggetto, ma per una mise en abyme, e non semplicemente per esprimere se stessi o per uno scambio di opinioni. Il dialogo diventa quindi l’occasione di un interrogatorio ravvicinato, il luogo di una richiesta di pensiero.

 

 

La consulenza filosofica – Principi e difficoltà

Ancora poco nota in Francia, la consulenza filosofica  è più comunemente praticata in Olanda, Spagna, Italia e negli Stati Uniti. I metodi variano enormemente a seconda del professionista che li definisce e li applica. In questo articolo, discuteremo i concetti e i metodi utilizzati nel lavoro che abbiamo svolto in questo campo per diversi anni.

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Filosofare è riconciliarsi con la sua propria parola

Uno dei principali scopi della pratica filosofica è di invitare il soggetto ad una riconciliazione con il proprio discorso, e quindi con se stesso. Essere in accordo con se stesso, direbbe Spinoza. Ciò, come condizione per la consapevolezza, la conoscenza di sé e del proprio pensiero. Questa affermazione sembrerà strana ad alcuni, ma di fatto alla maggior parte delle persone non piace ciò che esse stesse dicono, non possono sopportare di ascoltare le loro stesse parole, senza arrivare a considerare il guardarsi. E’ dunque una questione di ascolto, in entrambi i sensi della parola, riuscire a pensare in tutta serenità.

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